Arriviamo a Mia con ore di ritardo. Ci attacchiamo n'altra ora per recuperare l'auto e a mezzanotte siamo in albergo. Ok ammetto, ho pure sbagliato strada che a Mia non è troppo raccomandabile.
Ci svegliamo alle 7.30 in questo Best Western accettabile.
Alle 10 ci mettiamo in viaggio per l' "Alligator Farm" di Florida City. Ci arriviamo senza problemi e ci godiamo questa attrazione turistica.
Le attrazioni turistiche americane sono delle sole. Addomesticate per il popolo con il solito teatrino di colei che maneggia un rettile ben pasciuto e con la scenetta finale del cibare i gators.
Ma di pregio c'era che ne abbiamo visti tanti e di tutte le taglie. Persino dei neonati cattivissimi.
La farm produce uova che vanno dai allevatori che dopo 4 anni tirano il collo alle bestie e ne ricavano borsette per le nostre amate e delikatessen per i gourmet come me.
(Si, l'ho provata la carne di gator: pollo relativamente cartilageo)
In libertà di gators ce ne sono 3 milioni. Bastano e avanzano, anzi ogni tanto ne ammazzano qualcuno per tenere a bada la popolazione.
Quel giorno non avevamo più energie per continuare.
Shopping da Barnes & Noble sotto casa e cena da Bennigan's.
16/07/08
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