01/04/14

Caro Caprotti

Uhei, veggett,
io ti voglio bene come una falce e un carrello.
Ma oggi mi hai stranito.
Vigliani.
Tre dei tuoi manager ingombrano il passaggio di un aisle. Aho, mica si spostano, hanno cose più importanti da discutere.
Ciappo su le mie robe (ammazza costi come la Coop a Lugano) e vado alla cassa.
Sciura milanese davanti a me cassiera smunta.
Butto sul nastro le mie cosucce.
La scema alla cassa fa conto unico o quasi colla sciura.
Io faccio “Ma quella è roba mia”
Non lo avessi mai detto.
La sciura s’incazza. La cassiera che potrebbe essere il Branzino triste dell’ Esselunga™ ancor di più.
“Porca Putt” -o giù di li- mi fa “Non lo vede che ci stanno i separatori?”
‘Azz, sono riapparsi i separatori che in passato erano spariti.
Ben 3 separatori e io, il reo, non li avevo, cazzo, visti!
Momento, reo de che?
Allora, se io vo a comprare cose, alla cassa limito il mio possedimento col separatore dopo i miei acquisti. Logico? Troppo!
Funziona così laddove vivo e fors’anche in altri paesi civili.
Poi, Peppino, che ti voglio tanto bene, nessuna cassiera e neanche una tipo branzino dell’ esselunga™ mi ha mai trattato così.
Sai, Peppino, ci vuole molto meno per farmi portare i miei luridi 2€ da altre parti.