OK PZ frequenta Italians di Severgnini, che oltre a molti altri difetti è anche interista, ma ogni tanto lascia pubblicare mail interessanti.
Come questa:
L'odissea della fattura telematica e piccole differenze
Caro Beppe,
ho deciso di adottare la "fattura telematica", così da risparmiare carta, evitare spedizioni postali e puntare sull'immediatezza della trasmissione e della fatturazione.
E così è iniziata l'avventura:
(1) bisogna chiedere l'autorizzazione all'Agenzia delle Entrate, in quanto con la fattura telematica si presenta il problema del "bollo sulla fattura"
(2) spedita la raccomandata con la richiesta il 7 febbraio, finalmente dopo solo 45 giorni arriva la risposta (beh, ci ha messo così poco perché ad un certo punto mi sono attaccato al telefono ed ho cominciato a chiedere a destra e manca di sveltire la pratica, finché qualcuno non mi ha dato retta!)
(3) perché l'autorizzazione diventasse effettiva, è poi bastato pagare anticipatamente una somma pari ad un anno di bollo (calcolato in base all'andamento dell'anno precedente ...)
(4) una volta che l'Agenzia delle Entrate ha ottenuto il pagamento riceviamo finalmente l'autorizzazione ad inserire in fattura la dicitura "Imposta di bollo assolta virtualmente ai sensi dell'autorizzazione numero .... etc... etc..." (una piccola pappardella, insomma)
(5) a questo punto però bisogna chiedere l'autorizzazione alla clientela ad accettare di ricevere la fattura telematica, inviando una specifica richiesta con allegato un modulo
(6) un modulo che il cliente deve controfirmare e rispedirci impegnandosi a stampare su carta la copia di fattura che riceverà per via telematica
Avete letto bene, tutto?
Chiaro vero?
Oggi ho trasmesso quasi 2.000 mail e adesso dovrò aspettare di ricevere e catalogare tutte le risposte, così da sapere a chi potrò mandare la fattura telematica ed a chi no.
Poi, da ora in poi, per ogni nuovo cliente dovrò inviare richiesta specifica per farmi dare l'autorizzazione in merito all'invio della fattura telematica.
Stasera ricevo una mail da un corrispondente estero (anche lui europeo, però!). Anche lui ha deciso di passare alla fatturazione elettronica.
Mi scrive:
To make a further efficiency drive within your and our business processes we have started sending our invoices electronically to our clients as per March 1st 2011. We would like to send our invoices to the correct address(es), therefore please inform us to which email address(es) we can send our electronic invoices in the future.
Notato niente?
Non mi chiede l'autorizzazione all'invio.
Non mi chiede di firmare moduli con impegni qualsivoglia.
Ha solo bisogno di sapere a quale indirizzo mail preferisco ricevere le fatture elettroniche.
Gli ho chiesto quante domande hanno dovuto fare, quanto hanno dovuto aspettare, quanto "bollo su fattura" anticipato hanno dovuto pagare, quale dicitura devono apporre sulle fatture.
Ecco la risposta:
we did not have to go through all the "red tape" you mentioned. It was just a matter of addressing our clients and ask them for their e-mail address.
Cioè: tutta la burocrazia, i ritardi, i problemi, i costi, le difficoltà ... ce le abbiamo solo noi!
Soluzione facile: Eliminare la tassa -perchè di tassa trattasi- del bollo.
Risultato: Qualche statale in meno (che probabilmente costa più del ricavato del bollo) e procedure più semplici e imprenditori felici.
Oh, and btw quel bollo esiste solo qui. Invenzione italiana dop.
Brunetta e Calderoli, piccolo sforzo.
04/04/11
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1 commento:
GRAZIE ...!
:-)
Paolo
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